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la regolazione emotiva nei processi espressivi

  Sir Arthur Conan Doyle nel libro Il ritorno di Sherlock Holmes scrive: “non è bello avanzare sospetti quando non si hanno prove.” Una frase che nella sua banale manifestazione mette in evidenza la profonda discrepanza tra ciò che è realmente riscontrabile nella realtà, e un processo di pensiero sempre pronto a disconoscerne la sua validità. Tra le azioni realmente ultimate e la tendenza – ciononostante - a rinnegarne la loro legittimità. Tornando a Conan Doyle: perché l’uomo avanza continuamente sospetti su se stesso anche qualora non ha prove sufficienti? In altre parole: perché l’uomo dubita continuamente di se stesso anche quando le azioni vanno in un senso completamente opposto? In psicologia, per sensibilità si intende la facoltà di un essere vivente di conoscere per mezzo dei sensi e di provare il piacere o il dolore accompagnanti le sensazioni. In fisiologia, invece è la particolare forma di attività del sistema nervoso che per suo mezzo diviene capace di avvertire e di anal
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L'espressività di un movimento invisibile

  Rudolf Nureyev dice: “per dare bisogna avere qualcosa dentro.” Carl Gustav Jung sulla stessa falsariga del grande danzatore russo scrive: “senza emozione, è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento.” Ognuna di queste frasi fanno riferimento alla profondità di un’azione che viene espressa e quindi regalata, e nel dare entrambi rievocano il trasporto, il vigore, che esiste nella profondità di un movimento capace di dare vita a una trasformazione, un cambiamento, che passa attraverso le tenebre per poi ricongiungersi con la luce. Il corpo diventa quindi uno strumento di espressione nell’attimo in cui il gesto invece di deragliare nel vuoto dell’abitudine racconta la profondità di chi lo ha realizzato. Il grande Mimo Etienne Delcroux nel famoso saggio Parole sul mimo scrive "guardate soprattutto come il mimo si china per cogliere un fiore. È questo l'importante, perché solo questo ci dice ciò che è utile sapere, e non che un fiore che prima era nel pr